La Commissione Europea nel giugno 2018 ha presentato una serie di proposte legislative sulla politica agricola comune (PAC) per il periodo 2021-2027.
I negoziati tra il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’UE hanno rinviato la data provvisoria di avvio della proposta di riforma della PAC al 1º gennaio 2023. Di conseguenza è stato concordato un regolamento transitorio per gli anni 2021 e 2022.
Il regolamento transitorio estenderà la maggior parte delle norme della PAC in vigore durante il periodo 2014-2020, includendo contemporaneamente nuovi obiettivi più ambiziosi per garantire una transizione agevole verso il futuro quadro della PAC.
Le proposte della Commissione Europea si concentrano in particolare su:
- garantire un trattamento equo e un futuro economico stabile agli agricoltori.
- fissare ambizioni più elevate per l’azione a favore dell’ambiente e del clima.
- salvaguardare la posizione degli agricoltori al centro della società europea.
Per poter conseguire questi obiettivi generali sono stati fissati 9 punti:
- garantire un reddito equo agli agricoltori
- aumentare la competitività
- riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare
- combattere i cambiamenti climatici
- tutelare l’ambiente
- salvaguardare il paesaggio e la biodiversità
- sostenere il ricambio generazionale
- sviluppare aree rurali dinamiche
- proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute
Punti 1.2.3.
Il sostegno al reddito rimarrà un elemento essenziale della PAC per garantire stabilità e prevedibilità. Una parte di questo sostegno continuerà ad essere in funzione delle dimensioni in ettari dell’azienda agricola, ma allo stesso tempo la nuova PAC dovrà dare la precedenza alle piccole e medie aziende e incoraggiare i giovani agricoltori.
Per fare questo sarà necessario:
- aumentare il livello di sostegno per ettaro per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni.
- ridurre l’importo superiore a 60.000 euro dei pagamenti diretti da concedere alle singole azienda, limitando i pagamenti a 100.000 euro per azienda, al fine di garantire una distribuzione più equa dei pagamenti.
- destinare almeno il 2% delle dotazioni per i pagamenti diretti ai giovani agricoltori, da integrare con un sostegno finanziario per lo sviluppo rurale e con misure per agevolare l’accesso alla terra e i trasferimenti di terreni.
- garantire che il sostegno al reddito sia riservato soltanto agli agricoltori veri e propri.
Punti 4.5.6.
La Commissione intende agevolare il ruolo degli agricoltori nella tutela ambientale, nella lotta ai cambiamenti climatici e nella salvaguardia del paesaggio e della biodiversità:
- contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti e adattamenti climatici e allo sviluppo dell’energia sostenibile.
- promuovendo lo sviluppo sostenibile e la gestione efficiente delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria.
- contribuendo alla tutela della biodiversità, migliorando i servizi ecosistemici e preservando gli habitat e i paesaggi.
Punti 7.8.9.
La futura PAC punta a sviluppare e sostenere le comunità rurali:
- aiutando le nuove generazioni di agricoltori ad accedere alla professione.
- promuovendo l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bio-economia e la silvicoltura sostenibile.
- migliorando la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, tra cui la disponibilità di alimenti sani, nutrienti e sostenibili, la riduzione degli sprechi alimentari e il benessere degli animali.
- fornendo un sostegno costante alle comunità rurali attraverso l’iniziativa COMUNI INTELLIGENTI e con il PROGRAMMA LEADER.
Fonte: Commissione Europea – Il futuro della politica agricola comune
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