Un concetto che in questi ultimi anni è ormai sempre più presente nel mondo.
Ma cos’è la Sostenibilità? Come l’attenzione dell’industria, alimentare e non solo, si sta focalizzando sempre di più su questo tema? Come la Sostenibilità ha preso piede anche nel mondo agricolo?
Prima di rispondere a questi quesiti è importante partire dal concetto stesso di Sostenibilità. Il Rapporto Brundtland, pubblicato nel 1987 dalla Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo (WCED), ha introdotto il concetto di Sviluppo Sostenibile, il principio guida che sta alla base della Sostenibilità.
Lo Sviluppo Sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.
(WCED 1987)
Lo Sviluppo Sostenibile riguarda quindi, in modo interconnesso, sia l’ambito ambientale, che quello economico e sociale.
Il Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (WSSD 2002) ha posto l’attenzione sui tre pilastri fondanti dello Sviluppo Sostenibile: lo sviluppo economico, lo sviluppo sociale e la tutela ambientale. Tre obiettivi che sono fortemente interconnessi e che non si escludono a vicenda, bensì si rafforzano tra loro. Uno non può esistere senza l’altro. In particolare questi obiettivi e la loro forte interconnessione sono la base di molte certificazioni e di molti standard di Sostenibilità proprio nell’industria, soprattutto quella alimentare.
L’approccio di questi ultimi anni al concetto di Sostenibilità ha affiancato agli originari pilastri fondatori di economia, ambiente e società, quello culturale.
Un ulteriore modello sviluppa il concetto di Sostenibilità su sette modalità su cui l’uomo basa la soddisfazione delle proprie necessità: economia, comunità, gruppi occupazionali, governo, ambiente, cultura e fisiologia. La Sostenibilità umana si raggiunge, raggiungendola in ciascuna delle sette modalità.
Quali sono quindi gli obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile? Il documento “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, adottato nel corso del Summit sullo Sviluppo Sostenibile del 25 Settembre 2015, li ha evidenziati in diciassette punti:
- Povertà (porre fine ad essa a livello globale)
- Cibo (azzerare la fame nel mondo, garantire un sicura e corretta alimentazione, promuovere una agricoltura sostenibile)
- Salute (benessere e vita sana)
- Educazione (garantire una educazione paritaria, inclusiva e permanente per tutti)
- Donne (uguaglianza di genere)
- Acqua (disponibilità e gestione sostenibile di acqua e servizi igienici)
- Energia (accedere ad un’energia che sia economica, affidabile, sostenibile e moderna)
- Economia (crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, piena e produttiva occupazione e lavoro dignitoso per tutti)
- Infrastrutture (infrastrutture resistenti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione)
- Disuguaglianza (ridurre la disuguaglianza tra i Paesi)
- Abitazione (città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, resistenti e sostenibili)
- Consumo (modelli di produzione e di consumo sostenibile)
- Clima (misure urgenti per contrastare il cambiamento climatico e i suoi impatti)
- Ecosistemi-marini (preservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile)
- Ecosistemi (proteggere, rilanciare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità)
- Istituzione (promuovere società inclusive e pacifiche per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti il diritto ad un equo processo e realizzare istituzioni inclusive, responsabili ed efficaci che operino a tutti i livelli)
- Sostenibilità (potenziare gli strumenti di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile)
In questo lungo elenco, il cibo e l’agricoltura hanno un ruolo sicuramente centrale. La base per una produzione industriale sostenibile è certamente la promozione anche di una agricoltura di tipo sostenibile.
Un’agricoltura sostenibile, oltre naturalmente ad essere rivolta alla produzione stessa di cibo, deve essere anche vantaggiosa economicamente; deve essere rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali; deve essere socialmente giusta, migliorando la qualità di vita non solo degli agricoltori ma anche dell’intera società, ed infine deve privilegiare i processi naturali, evitando possibilmente pratiche agricole dannose ed un utilizzo di sostanze chimiche; promuovendo quando possibile energie rinnovabili.
La spinta quindi verso il tema della Sostenibilità deriva da una sempre maggior considerazione e consapevolezza di questo concetto da parte di tutti i soggetti: produttori, industria e consumatori.
Oggi più che mai, i consumatori sono i primi soggetti ad essere coinvolti nel processo di Sostenibilità. Il consumatore è sempre più informato, attento e sensibile all’acquisto e consumo di prodotti sostenibili. A sua volta, egli stesso diventa promotore e d’impulso ai cambiamenti nelle modalità di produzione dell’industria alimentare.
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